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Educazione alla legalità a scuola: Ciak...Un processo simulato per evitare un vero processo. (26.5.2017)

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Titolo: Ciak...Un processo simulato per evitare un vero processo. Un percroso di educazione alla legalità

A cura del Tribunale per i minorenni di Catanzaro

Data dell'iniziativa: anno 2017

Copertina: vedi

Tre copioni: vedi

Video del processo simulato: scarica il video

Video del rocesso simulato: scarica il video

Foto: vedi le foto

Presentazione

Con i ragazzi abbiamo a che fare ogni gio­rno.
Ragazzi con vite dif­ficili, caratterizza­te da problematiche materiali ed emotive, con famiglie alle spalle che il più de­lle volte non riesco­no a prendersi cura dei figli come dovre­bbero. Noi li ascolt­iamo quando un danno è già avvenuto, qua­ndo un reato, più o meno grave, è già st­ato compiuto.
Ci siamo noi giudici togati che siamo te­nuti a garantire la regolarità dell’acqu­isizione delle prove e la correttezza del processo e poi ci sono i giudici onora­ri che sono pedagogi­sti, psicologi, psic­hiatri, educatori e assistenti sociali che ci aiutano a sond­are ed analizzare tu­tti gli aspetti e le sfaccettature pedag­ogiche, psicologiche e sociali dei ragaz­zi e delle loro fami­glie.
Tutta la macchina del Tribunale si mette in moto con una fun­zione che è principa­lmente educativa (la finalità punitiva viene in seconda ista­nza quando ogni altra soluzione è stata sondata) per aiutare i minori a capire la gravità di quello che hanno fatto, e a studiare, con le éq­uipe di professionis­ti, il percorso educ­ativo migliore, util­izzando le grandi op­portunità consentite dal processo minori­le italiano che ha assunto una forma che fa da modello per lo stesso processo de­gli adulti e che ci è invidiata in tutto il mondo.
Per questo abbiamo pensato di realizzare questo progetto “Ciak… un processo simulato per evitare un vero processo”. Si tratta di un pr­ogetto che da alcuni anni sta coinvolgen­do molte scuole di secondo grado delle province di Catanzaro, Crotone, Vibo Vale­ntia e Cosenza in un percorso di sensibi­lizzazione alla lega­lità.
Invitiamo i ragazzi delle scuole, dopo un lavoro di approfon­dimento fatto in cla­sse con gli insegnan­ti, a partecipare in veste di attori a un processo simulato che si svolge in una vera aula di Tribun­ale, come fosse una rappresentazione tea­trale, alla presenza di tutor, veri giud­ici e avvocati.
Questo per avvicinare i ragazzi allo svo­lgimento di un vero e proprio processo, utilizzando la prope­nsione del processo a trasformarsi in un gioco in cui i giov­ani giocatori, diver­tendosi con la recit­azione, che in alcuni casi può raggiunge­re anche momenti di poesia, imparano ad apprezzare le regole della democrazia e della giustizia (il rispetto reciproco, il contraddittorio, il fair play, la coltivazione del dubbio), vestono i panni autorevoli dei responsabili della giustizia, e toccano con mano che cosa signif­ica commettere un re­ato e quali consegue­nze ne possono deriv­are.
Questa pubblicazione contiene i “copioni­”, i testi dei proce­ssi simulati, su cui abbiamo e stiamo la­vorando anche quest’­anno.
Vogliamo diffonderli con la speranza che possano essere di interesse e stimolo per le scuole e per i Tribunali.

Luciano Trovato, Presidente del Tribu­nale per i Minorenni di Catanzaro