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Sui bambini vittime di abuso e maltrattamento (11.3.08)

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Associazione Italiana dei Magistrati per i minorenni e per la famiglia
Aderente alla"Association Internationale des Magistrats de la Jeunesse et de la Famille"
www.minoriefamiglia.it

L’ Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia

nel giorno significativo del centenario della festa della donna;
letta la Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali adottata dal Comitato dei Ministri d’Europa il 12 luglio 2007 che si propone di prevenire e combattere gli abusi, di proteggere i diritti dei bambini vittime e di promuovere la cooperazione nazionale internazionale in questo campo;
a fronte di un clima culturale che vede trascurata la tutela del minore vittima,

ribadisce che:

a. i soggetti deboli come le bambine e i bambini vittime di grave violenza intrafamiliare (abuso sessuale e maltrattamento) devono sollecitamente essere protetti e curati in maniera tale da temperare l’effetto devastante che il trauma ha prodotto sulla loro personalità e prevenire gli effetti a lungo termine del danno subito con conseguenze negative sulla loro vita personale e relazionale;

b. gli interventi di cura, psicologici ed educativi, non possono essere né rinviati né subordinati in relazione ai tempi del processo penale, ad esigenze di segretezza e alle garanzie dell’indagato o imputato già previste dalla legge; curare un bambino che sta male non può mai ledere diritti altrui;

c. l’ascolto del minore vittima in ogni sede, compresa quella giudiziaria, non può che essere condotto con modalità empatiche adeguate alle sue modalità espressive e di verbalizzazione; egli va ascoltato tenendo conto delle sue possibilità e capacità di racconto;

d. il minore-vittima ha bisogno di essere sempre seguito nei percorsi giudiziari civile e penale da unica figura di accompagnamento nella persona del curatore speciale che non lo lasci solo; lo informi, lo conduca e accompagni al processo, gli nomini se del caso un difensore specializzato; pertanto in merito appaiono necessarie modifiche legislative urgenti;

e. i magistrati che si occupano di queste materie devono essere specificamente preparati, con una formazione che ponga al centro l’interesse prioritario del minore.

Roma, 8 marzo 2008 - Il Presidente, Maria Rita Verardo - Il segretario, Patrizia Esposito