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Cassazione, 26 maggio 2008 n. 21005 - Estradizione minorenne - requisiti - accertamento della personalità e dell'imputabilità da parte dell'autorità gidiziaria straniera - competenza a decidere del giudice specializzato (28.5.08)

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Cassazione, 26 maggio 2008 n. 21005

La Cassazione ha bloccato l'estradizione verso la Romania di una 19enne condannata al carcere per furto nel suo Paese, quando era minorenne. La Suprema Corte sostiene che - per dare il via libera al rimpatrio di persone minorenni - deve essere provato che, nel loro paese d'origine, il processo si e' svolto con un'indagine 'sulla personalita' e maturita'' degli adolescenti rinviati a giudizio.

 

La Cassazione ha inoltre affermato che - contrariamente a quanto e' sempre avvenuto fino ad ora - le corti d'appello non potranno piu' occuparsi di estradizione di minori, ma servono degli appositi giudici minorili perche' gli adolescenti necessitano di una 'specifica tutela anche sotto il profilo della valutazione della loro imputabilita''.

Con questa decisione la Sesta Sezione Penale - con la sentenza 21005 - ha annullato la sentenza con la quale la Corte d'Appello di Roma, lo scorso 24 aprile, aveva disposto la consegna della rumena di 19 anni nei confronti della quale il tribunale di Craiova aveva emesso, lo scorso 14 febbraio, un mandato d'arresto europeo fondato sulla sentenza di condanna, definitiva, a 2 anni di reclusione pronunciata il 21 dicembre 2006.Tra il settembre e l'ottobre 2003, la ragazzina era stata sorpresa a rubare in alcuni negozi. Poco dopo, con la sua famiglia, si era data alla fuga in Italia dove e' stata fermata, lo scorso 12 febbraio, a Roma e condotta nel carcere di Rebibbia. (ANSA).

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